Che cos’è la Logopedia
“LOGOPEDIA è ascoltare una lacrima, articolare un’emozione, vocalizzare un desiderio, leggere l’anima, scrivere un sorriso”
Behlau
La logopedista è un lavoro che SCEGLI di fare.
La logopedista è un lavoro che ti fa essere CURIOSA di conoscere ogni giorno nuovi bambini e genitori, insegnanti ed educatori che fanno parte della loro vita.
La logopedista è un lavoro che ti fa svegliare la mattina FELICE di prendere per mano ogni singolo bambino, condividendo con lui e la propria famiglia difficoltà, fatiche e traguardi.
Essere logopedista è RIPORTARE alla luce qualcosa di prezioso, che nel corso del tempo è stato coperto da insuccessi e delusioni.
Essere logopedista è GIOIRE davanti ai miglioramenti e alle conquiste dei miei piccoli pazienti.
La Logopedia non è mai un percorso a senso unico… Perché quando un bambino impara a parlare, io imparo ad ascoltarlo. Quando impara ad aspettare, io imparo a dargli il proprio tempo. Quando impara ad essere autonomo, io imparo a lasciarlo libero.
…in termini medici
La logopedia (dalle parole greche logos “discorso” e paideia “educazione”) è una professione sanitaria che si occupa della comunicazione e del linguaggio umano con lo scopo di promuovere, prevenire e riabilitare la comunicazione interpersonale.
Il logopedista è il professionista sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, svolge la propria attività nella prevenzione, nella valutazione e nel trattamento riabilitativo delle patologie della voce, del linguaggio orale e scritto e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica (Decreto Ministeriale 14 Settembre 1994, n. 742 G.U. 9 Gennaio , n.6).
Elabora anche in equipe multidisciplinare il bilancio logopedico, volto all’individuazione e al superamento del bisogno di salute, pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio orale e scritto.
Inoltre propone l’adozione di ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia, svolge attività di counseling per il paziente e i suoi familiari o per le agenzie sociali della famiglia, della scuola, delle istituzioni.
L’approccio utilizzato è basato sul modello «bio-psico-sociale», con grande attenzione al bambino in quanto persona e all’ambiente in cui vive.
Hai dubbi o vuoi ulteriori chiarimenti?
Compila il form sottostante, ti risponderò il prima possibile: